di Eva Signorile

Bianco, mite ed affettuoso: è l'amatissimo Rufus, "re" della stazione di Molfetta
MOLFETTA –  Ha una quantità indefinita di anni sulle spalle e qualcuno giura che esista da sempre. È l’amico affidabile che non trascuri mai di salutare ogni volta che lo incroci, il vegliardo che ti guarda con gli occhi buoni e saggi di chi ne ha viste tante. Lui è “Rufus”, l’amatissimo cane bianco che vive nei dintorni della stazione di Molfetta. (Vedi foto galleria)

Una “star” che non è facile beccare. «È fatto così – ci dice con un largo sorriso Alessio, che lavora in una vicina pizzeria – gira sempre nei paraggi, ma è difficile che rimanga fermo a lungo in una zona». Proviamo allora a chiedere al bar della ferrovia: «Rufus? Era qui un attimo fa - affermano i clienti -. Viene spesso qui dentro per scroccare un pezzo di panino. Non deve essere lontano».Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)

E in effetti troviamo il nostro meticcio in un corridoio della stazione, a fianco all’edicola dei giornali. L’anziano “re” del luogo se ne sta placidamente disteso su un tappeto di pelo bianco come il suo, in una nicchia creata da un grande finestrone. Sembra si stia riposando. Apre appena un occhio prima di sbadigliare e tornare al suo placido pisolino.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)

Lo osserviamo. La testa e il muso sono di color marrone chiaro, a tratti più scuro, come le orecchie, che ha curiosamente asimmetriche: una dritta, l’altra piegata verso il basso.  

Un uomo passa e lo saluta, prima di andare a comprare il suo quotidiano. Due ragazzi gli gridano un allegro «Ueh, Rufus, come va?», poi filano via. Così, incorniciato dall’alone luminoso della vetrata e acciambellato su questo regale vello bianco, ci pare un “signore” d’altri tempi che i sudditi vengono ad omaggiare.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)


«È la nostra mascotte – conferma l’anziano proprietario dell’edicola –. Dici Rufus e dici Molfetta: non c’è nessuno che non lo conosca in città. Di solito gironzola un po’ ovunque nei paraggi, ma ora che fa più freddo, preferisce starsene tranquillo qui. Del resto ha ormai una certa età e pure i suoi acciacchi».Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)

«È nostro amico da sempre – afferma la studentessa Antonella - gli vogliamo bene tutti e non riusciremmo a immaginare la stazione senza di lui. È sempre mite e affettuoso. Spero sempre di incontrarlo mentre sto andando a fare un esame: per me è segno di buon augurio».Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)

Dall’edicolante veniamo a sapere che c’è un giovane che si prende costantemente cura dell’animale: gli porta da mangiare, lo mantiene pulito ed è proprio lui ad avergli portato il tappeto su cui ora si gode il riposo del guerriero.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)

Proviamo a questo punto ad avvicinarci. Rufus apre gli occhi e ci studia: non ci conosce e sembra aver fiutato che non siamo suoi concittadini. Vorremmo accarezzarlo, ma un timoroso rispetto ci frena. Così ci fissa per qualche istante, per poi tornare a dormire.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)

Lo lasciamo così al suo sonno ristoratore, anche perchè presto dovrà ricominciare le sue “ronde”. Qui e là, infatti, incontrerà chi vorrà condividere una gioia o un dolore o qualcuno in cerca di un buon amico con cui parlare. E lui, il “signore della stazione” ci sarà per tutti.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)

(Vedi galleria fotografica)


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Abbiamo incontrato Rufus in un corridoio della stazione di Molfetta, affianco all’edicola dei giornali
L’anziano “re” del luogo se ne sta placidamente disteso su un tappeto di pelo bianco come il suo, in una nicchia creata da un grande finestrone. Sembra si stia riposando
Apre appena un occhio prima di sbadigliare e tornare al suo placido pisolino



Eva Signorile
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  • Ilario - Avreste potuto salutarlo con una carezza.. è anzionatto e ciccione ma dolcissimo con tutti anche con chi non è di Molfetta.. molti turisti che vengono d'estate lo salutano e lui ricambia con una scodinzolata. Ha pure una pagina Facebook e in più la mascotte della squadra di basket di Molfetta è ispirata a lui. Che altro dire se non evviva Rufus :)
  • Gianfranco Tarantini - Nel 2019 Rufus è diventato anche una mascotte sportiva per la 2a edizione della FNBB Italian Cup, evento di Body building a livello internazionale. Abbiamo realizzato, grazie al contributo economico di Centro Auto Ford, una mascotte animata che riproduce Rufus in versione muscolosa.


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